Erano le 6:30 di mattina all’aeroporto di Malpensa quando i nostri sguardi si sono incontrati per la prima volta. Nei nostri occhi si potevano leggere tantissime cose, in primis il sonno della levataccia e di una nottata passata probabilmente in bianco per l’emozione. A uno sguardo più attento però non poteva sfuggire quella luce di entusiasmo per un’avventura che era solo a un gate da noi e che ci avrebbe portato al di là dell’oceano. I nostri genitori ci hanno salutato con la stessa apprensione che il mondo viveva il venti luglio 1969 per il lancio dell’Apollo 11, ma la nostra destinazione era leggermente diversa dalla luna. La nostra meta era Orlando, patria dei Magic e conosciuta anche per la base spaziale di Cape Canaveral e per i molti parchi divertimento. Siamo i nuovi allievi della BBall Academy e stiamo per vivere una delle esperienze più forti della nostra vita, carichi di aspettative, di sogni e forse anche di paure che nel corso di questi dieci giorni impareremo a conoscere e condividere. l’amore per il basket ci ha insegnato che è proprio questo il bello di fare squadra e nessuno di noi sembra intenzionato a tirarsi indietro. Forti quanto si vuole, coraggiosi e sicuramente ambiziosi, ma quando si è dall’altra parte del mondo da soli c’è il bisogno di trovare dei compagni, di sentirsi parte di qualcosa di grande come un team: il team della BBall Academy.
Questa nostra avventura è cominciata con un volo di circa dieci ore per Miami, dove abbiamo incontrato un primo ostacolo nei controlli lentissimi alla dogana, che non aveva nulla a che fare con l’efficientissima Miami Dade County che siamo abituati a vedere su CSI e che ha portato alcuni di noi a perdere l’aereo per Orlando, ma che ci ha tenuto in allenamento con delle corse sfrenate da una parte all’altra dell’aeroporto per recuperare valigie e cambiare biglietti. Era necessario un po’ di brivido e una bella storia da raccontare ai compagni, magari una volta più svegli.