Stavo per tornare a casa quando una notifica sul telefono mi ha distratto, pensavo fosse qualcosa di importante e così ho guardato, scoprendo che era molto di più: il promemoria mi ha ricordato che domani c’è la prima partita del campionato; la Scaligera sfida la Fortitudo. Non riesco proprio a pensare ad altro, ho persino allungato il percorso del ritorno pur di passare di fronte al palazzetto, c’era già buio e piuttosto freddo, eppure lui era lì, immenso, imperturbabile. Insomma, non tanto diverso dalla passione che mi lega ai colori gialloblu. Mi è bastato vedere le luci che illuminano la facciata del grande AGSM forum per sentirmi catapultata in una scena che ricordo con un po’ di nostalgia: centinaia di magliette gialle facevano da cornice al parquet dell’ultima gara, tutti portavamo sul cuore la scritta “IO TIFO SCALIGERA”, le voci riempivano l’atmosfera a suon di alé verona alé e l’incessante scroscio delle mani che applaudivano incoraggiava i ragazzi della squadra a dare del proprio meglio sul campo. Subito dopo aver abbandonato questo flashback ha iniziato a fare capolino dentro di me una certa ansia, ma non è la stessa sensazione da cui rifuggiamo quotidianamente. L’ansia pre-partita è qualcosa di positivo, che caratterizza tutti i miei fine settimana da ottobre a giugno, riempiendo le mie domeniche di un nuovo senso. Finiscono i deprimenti pomeriggi passati dentro ad affollati centri commerciali e si apre questo varco spazio-temporale per cui appena entri nel piazzale del palazzetto il resto smette di esistere. Non c’è più la scuola, il lavoro, le preoccupazioni. Persino il tempo assume un senso diverso, le ore non passano nello stesso modo. I secondi a cui solitamente non fai caso e che ti sembrano sempre troppo veloci per concludere quello che devi fare in tempo, assumono un certo peso e possono determinare la sorte di una gara. Completamente proiettata in questi pensieri, e nel futuro che spetta a me e a qualsiasi altro tifoso della Scaligera, senza accorgermene ho trascorso un bel sabato sera. Le ore che mi separano dalla partita di domani si sono accorciate e le farfalle nello stomaco sono pronte a farmi compagnia fino a mezzogiorno di domani, quando suonerà la sirena di inizio e mi ritroverò nella mia personale fetta di paradiso. Tifosi di tutta Verona, unitevi, sta per giungere il nostro momento.
