Cosa si prova a battere la capolista imbattuta della serie A2? Dall’inizio di questo campionato gli unici che possono dircelo sono i giocatori della Scaligera che sono riusciti nell’impresa e con un 81 a 79 hanno fermato il punteggio di Alma Trieste, che rimane a 22 punti in classifica. Al di là dei due punti che abbiamo conquistato, abbiamo provato delle sensazioni magiche, che attraversano tutte le sfumature degli stati d’animo esistenti. Da tifosi siamo andati all’AGSM forum ansiosi e consapevoli del fatto che riuscire a portare a casa la vittoria sarebbe stata durissima, visto che ben 11 squadre prima di noi ci hanno provato senza successo. certamente tutti noi abbiamo sperato nel miracolo, ma eravamo anche pronti all’evenienza di una sconfitta che si profilava quasi sicura. Proprio alla luce di queste sensazioni l’atmosfera al palazzetto si è scaldata da subito; la grinta dei giocatori ha suscitato l’ entusiasmo del pubblico che già dal primo quarto ha apprezzato il carattere per niente arrendevole della Scaligera, a dispetto dei pronostici che davano per favorita Trieste. I primi 10 minuti sono stati veramente indicatori di quanto avrebbero dovuto combattere i giganti gialloblu per non darla vinta a Trieste, si sono scontrati infatti poco dopo l’inizio i titani Pierich per la Scaligera e Da Ros (ex conoscenza veronese) per Alma Trieste che hanno messo a segno le prime triple della partita e che hanno influito molto nel punteggio del primo parziale: 19 a 17 per la Tezenis. Con crescente forza ci siamo dati da fare anche nel secondo quarto e sono stati in particolare Visconti e Greene a farci sognare con innumerevoli canestri e bombe. Nonostante qualche imprecisione di poco conto, i nostri sono riusciti a rimanere in piedi sempre e a concludere con un vantaggio di 45 a 29. Proprio quando la partita sembrava già incredibilmente nostra, è iniziato il secondo tempo; in particolare la terza frazione di gioco è stata la più sofferta, siamo riusciti ad accumulare soli 10 punti in 10 minuti, intanto Trieste, forte del suo cambio di strategia, ci ha ripreso e addirittura sorpassato. La squadra veronese è riuscita a rientrare in partita solo negli ultimi minuti del terzo quarto con una tripla di Amato che al suono della sirena ha accorciato il divario fermando il punteggio sul 55 a 60 per Trieste. Se da una parte il nostro gioco sembrava sul punto di spegnersi per l’immensa fatica dei giganti gialloblu di far fronte alla forza di reazione della squadra triestina, dall’altra i nostri tifosi incitavano la squadra come se non ci fosse un domani; un intero palazzetto estasiato dalle prestazioni della propria squadra del cuore e pronto quasi a scendere in campo per lottare a fianco dei giocatori e ricordare loro che per questa Scaligera tutto è possibile. Ce lo avevano già dimostrato nei tempi precedenti e lo avrebbero riconfermato anche nella lotta all’ultimo respiro in cui si è trasformata il quarto quarto. E’ facile durante una partita a così alta carica emotiva perdere la fiducia in se stessi e la motivazione per superare anche un distacco misero come quello dei cinque punti che ci separavano dalla capolista, ma bisogna rendere merito invece alla squadra di Dalmonte per essere stata da subito pronta a reagire e per non aver mollato la presa nonostante la stanchezza e la difesa murata di Alma Trieste. Ogni volta che gli avversari entravano in area temevamo il tracollo, invece siamo riusciti a ribaltare il punteggio a nostro favore grazie ad un concentratissimo Amato che segnando un canestro dopo l’altro ha fatto perdere la voce alla maggior parte dei tifosi. Il colpo di scena però in questo sport è sempre dietro l’angolo e lo show di questa partita non era ancora finito: a 5 secondi dalla fine Trieste ci ha raggiunto nuovamente. La parità da brivido, il pochissimo tempo restante, la consapevolezza della grande sfida in corso hanno fatto si che in quei fatidici secondi il cuore dei di tutti i tifosi saltasse più di un battito e rimbalzasse in gola proprio come quella palla a spicchi che rimbalzava sul parquet dell’AGSM forum. Le grida di incoraggiamento e i cori avrebbero superato anche i decibel emessi da un aeroplano ed è proprio in quell’atmosfera, con la scenografia di più di 4000 #iotifoscaligera levati al cielo che è avvenuto l’incredibile, Greene ha segnato una svolta nel destino veronese buttando dentro il canestro della vittoria all’ultimo secondo. Quell’81 a 79 ci ha portato in paradiso con una standing ovation di tutti i presenti e tra gli applausi e gli abbracci dei nostri idoli si è fatta strada in noi la consapevolezza di essere riusciti nell’impensabile: abbiamo battuto l’imbattuta.
